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L’Esperto in Gestione dell’Energia tra requisiti normativi e futuro green
L’EGE, Esperto in Gestione dell’Energia, è una figura professionale interdisciplinare altamente qualificata che opera nel contesto del nuovo mercato dell’energia. Ai clienti sia pubblici sia privati mette a disposizione le proprie competenze tecniche in materie ambientali, economico-finanziarie, gestione aziendale e comunicazione.
La liberalizzazione del mercato energetico, le misure contenute nel Pacchetto europeo clima-energia obiettivo 20-20-20 e soprattutto il d.lgs. 115/08, che recepisce la Direttiva 2006/32/CE sull’efficienza energetica, introduce la figura dell’EGE come “soggetto che ha le conoscenze, l’esperienza e la capacità necessarie per gestire l’uso dell’energia in modo efficiente”.
Di cosa si occupa
La norma UNI-CEI 11339 prevede che l’EGE abbia competenze e conoscenze approfondite sui temi energetici, dimostrabili attraverso un percorso formativo ed esperienze sul campo, certificabile anche da altri enti. Quindi si occupa principalmente di ricercare le tecnologie all’avanguardia per migliorare le prestazioni energetiche, ridurre i costi legati all’approvvigionamento dell’energia, e ricorrere, quanto possibile, alle fonti energetiche rinnovabili.
In precedenza, la figura professionale di riferimento per le attività energetiche era l’Energy Manager, ma si differenziano con l’EGE per un approccio più integrato da parte di quest’ultima. C’è anche una differenziazione che riguarda la politica energetica: con l’EGE assume centralità all’interno dell’organizzazione al fine di alimentare continuamente il ciclo di miglioramento.
Come si diventa EGE – Esperto in Gestione dell’Energia
Il percorso di certificazione delle competenze tramite un ente accreditato è il modo migliore per garantire le caratteristiche di professionalità indicate dalla norma. È inoltre importante avere presente che l’Esperto in Gestione dell’Energia deve aver compiuto un’esperienza pratica di qualche anno.
Con il corso EGE – Esperto in Gestione dell’Energia erogato da Accademia Da Vinci (scopri i dettagli qui), si ha la possibilità di acquisire le competenze necessarie e diventare un EGE certificato sostenendo un esame finale. Il corso è convenzionato, infatti, con l’Ente certificatore RINA. Inoltre, per gli ingegneri iscritti all’Albo, sono riconosciuti 23 CFP (scopri il corso dedicato agli ingegneri).
Una volta ottenuta la certificazione secondo la norma UNI CEI 11339, l’EGE si occupa soprattutto di:
diagnosi energetiche;
analisi tecnico-economica, di fattibilità degli interventi e della valutazione dei rischi attraverso le conoscenze della legislazione e delle normative tecniche in materia ambientale ed energetica;
individuazione e attuazione di programmi sull’uso efficiente dell’energia;
utilizzo delle tecnologie tradizionali e delle innovazioni per l’uso e la promozione delle fonti rinnovabili;
gestione e controllo dei sistemi energetici ottimizzando gli impianti;
valutazione dei risparmi ottenuti attraverso la gestione di una contabilità energetica analitica.
Quale futuro?
La direttiva europea 2012/27/UE in materia di efficienza energetica impone una svolta alla politica energetica agli Stati membri che sono tenuti a fissare obiettivi nazionali ambiziosi. Questo porta ad avere progetti sempre più documentati e monitorati da parte delle aziende, curati da professionisti capaci di gestire certificazioni dei fornitori e dei servizi energetici, audit energetici e altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica.
La green economy, con l’utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di veicoli elettrici, le soluzioni per la mobilità pulita e le ristrutturazioni edilizie per la riqualificazione energetica, porterà che questo professionista sarà sempre più ricercato anche dalle piccole e medie imprese e dagli enti pubblici. Attualmente l’EGE è obbligatorio nelle grandi aziende con un consumo energetico superiore a diecimila TEP l’anno (TEP, Tonnellata Equivalente di Petrolio).