L’utilizzo dello smart working aumenta l’efficienza e la produttività
Tutte le aziende e i dipendenti che hanno sperimentato il lavoro agile hanno confermato che è la soluzione giusta per aumentare l’autonomia dei lavoratori e offrire la possibilità di gestire meglio la vita privata. È stato registrato, quindi, un aumentano della produttività.
Smart working: nuovo modello organizzativo
Il lavoro agile stabilisce un nuovo modello di organizzazione del lavoro che permette di svolgere le proprie mansioni rimanendo comodamente a casa oppure dal luogo nel quale il lavoratore si trova in quel momento. Questa innovativa modalità di affrontare gli obblighi lavorativi nasce dall’esigenza di fronteggiare i limiti posti dalla pandemia di Covid-19 e richiede una buona conoscenza degli strumenti digitali. L’impiegato che potrà utilizzare lo smart working non avrà più vincoli spazio-temporali: la postazione e gli orari saranno organizzati in autonomia. La gestione delle attività sarà articolata diversamente, senza naturalmente, trascurare le priorità aziendali. Anche la leadership dell’impresa subirà dei cambiamenti, poiché avrà il compito di ripartire i compiti alle persone giuste, di affidare gli obiettivi e valutare le priorità e infine dovrà coinvolgere e motivare i dipendenti anche a distanza.
Lavoro agile anche per le persone con disabilità
Bisogna ricordare che lo smart working è una possibilità alla quale possono accedere anche le persone con disabilità. Infatti, l’art. 26, commi 2 e 2-bis, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, stabilisce che i lavoratori pubblici e privati che siano in possesso di una certificazione che gli è stata rilasciata da specifici organi medico-legali, avranno diritto a svolgere le proprie attività a distanza. In particolare, la situazione di salute dei lavoratori deve essere attestata da una condizione di rischio derivante da:
immunodepressione;
patologie oncologiche;
svolgimento di relative terapie salvavita.
Dunque, i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità hanno diritto:
a svolgere di norma la prestazione lavorativa in modalita’ agile;
ad essere adibiti a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento previsti dal CCNL;
o specifiche attività di formazione professionale anche da remoto.
Perché è utile aggiornarsi sull’uso dello smart working?
Molte aziende stanno promuovendo la flessibilità organizzativa del proprio organico attraverso l’utilizzo di strumenti e tecnologie che consentono al lavoratore di fornire la propria prestazione professionale anche da remoto. Dunque, per riuscire a gestire il proprio lavoro a distanza è necessario possedere le competenze adeguate. Ogni lavoratore dovrà aggiornarsi circa le normative e le metodologie che disciplinano il lavoro agile. La soluzione adeguata potrebbe essere quella di acquisire un corso di formazione. In particolare, Accademia Da Vinci, offre la possibilità di acquisire le competenze adeguate tramite il corso “smart working”, il quale approfondisce l’impatto del lavoro agile e le normative sul lavoro subordinato. Un focus importante è dedicato al diritto alla copertura Inail per gli infortuni, alla sicurezza sul lavoro e, infine, all’Assicurazione obbligatoria per le malattie professionali facendo riferimento all’art. 22 e all’art. 23 della Legge 81\2017. All’interno del corso vengono indicate le linee guida da seguire per la definizione dell’accordo individuale, alla base del quale, si fonda il lavoro agile. Inoltre, è definita la legge n.81/2017 che regola lo smart working. Infine, vengono approfonditi i vantaggi e gli svantaggi per le imprese che consentono ai lavoratori di gestire il proprio lavoro da casa. Se sei una Pubblica Amministrazione puoi acquistare i nostri corsi anche tramite il MEPA – Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione.Puoi cercare questo corso tramite il CODICE 4840610 utilizzando la funzione CERCA tra i CODICI DEL CATALOGO. Il corso, diviso in 5 moduli, permette di acquisire le conoscenze generali che sono alla base dell’organizzazione e gestione del lavoro agile.
Dunque, il compito dello smart working non è solo quello di dare la possibilità di lavorare a distanza quando si presentano dei momenti di difficoltà o vi sono problemi di mobilità. E non è neanche un’occasione per rimanere a casa, si tratta piuttosto di un’attitudine mentale che incide sul ruolo del dipendente. Inoltre, richiede una buona conoscenza delle tecnologie per cui ogni dipendente dovrà adeguare le proprie skill digitali alle richieste del mercato del lavoro.