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Nuovi incentivi NEET per assumere giovani sotto i 30 anni

Previsti aiuti dal Decreto Lavoro per 70.000 inattivi

Ci sono novità positive per i giovani sotto i 30 anni. Sono previsti, infatti, nuovi incentivi NEET contenuti nel cosiddetto Decreto Lavoro del 1° maggio con interventi normativi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nella categoria dei NEET rientrano i giovani under 30 anni che non lavorano e non sono inseriti in percorsi di studi o formazione.

Cosa prevede il Decreto Lavoro 2023 per i NEET

Come ormai noto, nel Decreto Lavoro approvato dal Consiglio dei ministri il 1° maggio sono contenuti diversi incentivi, tra cui merita di essere evidenziato quello in favore dell’occupazione giovanile, denominato anche bonus assunzioni NEET.

L’agevolazione prevede il riconoscimento per i datori di lavoro privati di un incentivo, pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, che assumono a tempo indeterminato i giovani NEET. È riconosciuto anche per l’apprendistato professionalizzante o di mestiere; sono esclusi i rapporti di lavoro domestici. La durata è di 12 mesi, va presentata una domanda e spetta per le nuove assunzioni effettuate a decorrere dal 1° giugno, fino al 31 dicembre 2023.

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Requisiti dei nuovi incentivi NEET

Questa misura è cumulabile con altri bonus già in essere, come l’incentivo previsto dalla legge di Bilancio 2023 per l’assunzione di under 36 e altri esoneri previsti dalla legislazione vigente. In questo caso l’incentivo scenderà al 20% della retribuzione mensile lorda. Per questa misura il Governo ha stanziato 80 milioni di euro per il 2023 e 51,8 milioni per il 2024.

I requisiti per beneficiare del bonus che il giovane deve possedere sono che:
non abbia compiuto il trentesimo anno di età alla data di assunzione;
sia inquadrato come NEET, quindi non lavori e non sia inserito in corsi di studi o di formazione;
sia registrato al Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani”.

NEET è un acronimo di derivazione anglosassone e sta per “Not [engaged] in Education, Employment or Training”, in italiano “Non [attive] in istruzione, in lavoro o in formazione”. Indica una fascia di popolazione giovanile che non lavora e non studia, considerata quindi inattiva. In Italia sono quasi tre milioni e in prevalenza si trovano al Sud. L’obiettivo fissato dal Governo è di passare dall’attuale 19% al 9%, con 70.000 nuove assunzioni di giovani under 30.

Inoltre, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali vuole dare continuità al Servizio Civile Universale per una partecipazione attiva dei giovani nella società. In questo modo ci sarà l’opportunità di fare esperienza così da acquisire competenze utili per l’ingresso nel mercato del lavoro per i giovani. Con queste misure si integrano e potenziano le azioni a favore dei NEET.

Anche per questo intervento saranno coinvolti i giovani tra i 18 e i 30 anni, con percorsi rivolti all’inclusione lavorativa per:
giovani fragili e con disabilità
con competenze professionali insufficienti
disoccupati per un lungo periodo
provenienti da contesti migratori.