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Messa a disposizione 2023: le novità e i requisiti richiesti

Tutte le novità sulla messa a disposizione 2023

Anche per l’a.s. 2023 gli aspiranti docenti e personale ATA potranno presentare la domanda di messa a disposizione per lavorare nelle scuole e ottenere incarichi di supplenza. Questo consentirà ai candidati di acquisire punteggio per ottenere l’assunzione a tempo indeterminato. Vediamo quali sono le ultime novità.

Le novità

La MAD, quindi, è una domanda che può essere presentata in forma libera per lavorare in diverse scuole. Si tratta di un’autocandidatura e chi la presenterà sarà inserito in una graduatoria dalla quale le scuole attingeranno per i posti rimasti vacanti dopo aver terminato le procedure di immissione in ruolo e di supplenze da altre graduatorie prioritarie.

Ecco le principali regole e novità per l’anno scolastico 2023:

i dirigenti scolastici potranno ricorrere alle MAD dopo l’esaurimento delle graduatorie di istituto;

la MAD può essere inviata per una sola provincia, che deve essere dichiarata al momento della domanda;

possono fare domanda solo i docenti che non sono iscritti nelle graduatorie della stessa o di altra provincia;

a seguito della presentazione di più domande viene data precedenza ai docenti che hanno l’abilitazione e la specializzazione;

le domande di messa a disposizione devono essere presentate in autocertificazione e devono contenere tutte le dichiarazioni necessarie per consentire la verifica dei requisiti;

i contratti a tempo determinato stipulati tramite MAD devono rispettare i vincoli previsti dall’Ordinanza MIUR n. 112/2022.  Devono tenere conto delle sanzioni previste dall’articolo 14 per la mancata accettazione dell’incarico o l’abbandono del periodo lavorativo di supplenza.

MAD 2023

I titoli richiesti

Per presentare la MAD bisogna avere determinati requisiti: laurea triennale, magistrale, specialistica o di vecchio ordinamento. In alternativa un diploma che consenta l’accesso ad una classe di concorso. I candidati che vogliono presentare domanda come Personale ATA possono essere sia diplomati che laureati. La licenza media non basta.

I vari profili ATA:

chi presenta la MAD come collaboratore scolastico deve avere il diploma o qualifica triennale;

per la MAD come assistenti amministrativi, il requisito minimo è il diploma di maturità;

per la MAD come assistenti tecnici bisogna possedere il diploma che dia accesso a una o più aree di laboratorio;

per la MAD come cuochi è necessario avere una qualifica professionale di operatore della ristorazione;

per la MAD come infermieri i candidati dovranno possedere una laurea in scienze infermieristiche o titolo idoneo per svolgere la professione di infermiere;

per la MAD come guardarobieri bisogna avere una qualifica professionale di operatore della moda.

Maggiore punteggio, maggiori possibilità

La concorrenza è molta e per gli aspiranti docenti e ATA è bene rendere la propria posizione il più competitiva possibile. Dunque, è necessario conseguire le specifiche certificazioni che permetteranno di aumentare il proprio punteggio e avere maggiori possibilità di essere chiamati dagli istituti scolastici. Ecco corsi di Accademia Da Vinci riconosciuti dal MIUR:

le certificazioni informatiche, fino ad un massimo di 2 punti tra:

LIM

TABLET

CODING

EIRSAF

le certificazioni linguistiche a scelta tra:

inglese B2 – 3 punti

inglese C1 – 4 punti

inglese C2 – 6 punti

Coloro che desiderano accedere a specifiche classi di concorso possono contattarci allo 02 40703070 per conoscere i corsi di laurea disponibili, fruibili interamente online.