Agricoltura 4.0: robot e droni nei campi senza lavoratori
Oramai, l’agricoltura 4.0 rappresenta un settore in costante crescita. Il futuro dell’agricoltura si sta allontanando dalle metodologie rurali per avvicinarsi a quelle più smart. Il monitoraggio, infatti, viene ormai effettuato da remoto tramite l’utilizzo di droni, software gestionali e altri dispositivi.
Innovazione e agricoltura 4.0
Negli ultimi anni, la tecnologia è entrata sempre più prepotente nel settore agricolo, per cui oggi si parla di innovazione e agricoltura 4.0. Tali cambiamenti stanno supportando gli agricoltori nel lavoro, consentendogli di affrontare nella maniera adeguata le sfide legate alla sostenibilità, ai cambiamenti climatici e alla tutela dell’ambiente. L’espressione agricoltura 4.0 indica gli interventi effettuati in campo agricolo a partire dai dati e include strumenti che consentono alle imprese di utilizzare tecnologie avanzate che permettono una produzione più sostenibile dei prodotti. Le strategie sono diverse: è possibile monitorare i propri terreni tramite l’uso di droni che ad esempio, tengono traccia dello stato vegetativo delle piantagioni. Ma le soluzioni sono diverse, esistono le centraline meteo smart o i software gestionali che sono alimentati da energia rinnovabile. Perciò, negli ultimi anni, gli investimenti che riguardano il settore agricolo sono cresciuti notevolmente e hanno contribuito allo sviluppo economico dei territori.
Agricoltura 4.0 in Italia
Per quanto riguarda la situazione in Italia, l’agricoltura 4.0 sta portando sei grandi cambiamenti. I macchinari stanno sostituendo i lavoratori. Le novità sono molteplici: i droni verificano costantemente lo stato delle piantagioni ai sistemi di sorveglianza lavorano per controllare l’uso di irrigatori e fertilizzanti, fino ad arrivare alla tracciabilità degli alimenti. Tuttavia, queste innovazioni hanno aiutato a fare uscire il Paese dalla forte crisi causata dalla pandemia da Covid-19. Infatti, si pronostica che entro pochi anni l’agricoltura 4.0 coinvolgerà circa il 10% dei territori coltivati in Italia. Inoltre, saranno utilizzati degli strumenti sempre più tecnologici e innovativi che andranno ad incidere fortemente sulla riduzione dei costi aziendali e sulla produttività. Inoltre, si assisterà alla riduzione dei fertilizzanti e degli agrofarmaci per ridurre gli impatti ambiantali e l’inquinamento. Secondo un’analisi condotta dalla Coldiretti sull’Osservatorio Smartagrifood, risulta che gli investimenti che le aziende faranno su queste nuove tecnologie, cresceranno sempre di più.
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Nuove tecnologie, nuove opportunità
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