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Women’s Equality Day, l’importanza della parità di genere

Inclusione e opportunità di lavoro femminile, a che punto siamo in Italia?

La Women’s Equality Day, Giornata dell’uguaglianza delle donne, è celebrata ogni anno il 26 agosto. È l’anniversario del XIX Emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti in cui si concede alle donne americane il diritto di voto. La lotta per il suffragio femminile è stato solo il primo passo verso la piena ed equa partecipazione delle donne alla vita della nazione.

Women’s Equality Day, il contesto europeo

A partire dal 2017, l’uguaglianza di genere è l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze, questo il traguardo degli OSS, Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU.

Women’s Equality Day, il quadro italiano

La pandemia ha peggiorato i divari strutturali del Paese, specialmente per le donne. Queste ultime hanno subito maggiori perdite di posti di lavoro e un carico di cura più pesante a causa della chiusura delle scuole e dell’utilizzo non regolamentato dello smart working. Inoltre, si è registrato un aumento dei casi di violenza domestica. Il PNRR, Piano nazionale di ripresa e resilienza, attribuisce alla tematica della parità di genere una grande rilevanza, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda Onu 2030.

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Decreto 20 giugno 2023, le linee guida per l’inclusione negli appalti pubblici

In Italia, un importante decreto contenente nuove e importanti disposizioni sulla parità di genere negli appalti pubblici è il D.P.C.M. 20 giugno 2023. Introduce, infatti, nuove “Linee guida volte a favorire le pari opportunità generazionali e di genere, nonché l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità” per i contratti riservati nell’ambito degli appalti pubblici. Queste linee guida sono definite dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia. Stabiliscono gli strumenti e i meccanismi premiali che le aziende devono prevedere come requisiti necessari nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, ai fini del nuovo Codice dei contratti pubblici. Tutti criteri e meccanismi premiali, dunque, orientati alla parità di genere per favorire l’imprenditoria e l’inclusione lavorativa femminile nel settore delle forniture pubbliche. In questo modo si vuole promuovere una maggiore partecipazione nel sistema statale delle imprese che si impegnano a garantire la parità di genere. Si prevede che saranno introdotte ulteriori misure premiali nei bandi pubblici, con l’assegnazione di punteggi aggiuntivi per le imprese certificate sulla parità di genere. Inoltre, si potrà ottenere una riduzione della garanzia fideiussoria fino al 20% nelle gare pubbliche.

Noi di Accademia Da Vinci ne abbiamo parlato con la dott.ssa Emanuela Mastropietro di ANPAL Servizi, evidenziando benefici e opportunità della parità di genere per le aziende.