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Vuoi valorizzare il tuo CV? Ecco come renderlo efficace

Ecco come valorizzare e rendere più efficace un Curriculum Vitae

Ognuno di noi, subito dopo aver concluso il proprio percorso di studi, ha iniziato a cercare lavoro. Candidarsi per un’offerta occupazionale non è semplice, soprattutto quando si è alle prime armi. Perciò, quando si scrive per la prima volta il proprio curriculum bisogna anzitutto avere chiaro qual è l’obiettivo che si vuole raggiungere al momento dell’invio. In ogni tipo di comunicazione è fondamentale specificare il messaggio che si desidera comunicare. Perciò, durante la stesura del CV, bisogna chiedersi cosa ci spinge ad aprirci a nuove opportunità e cosa si desidera ottenere.

Come diventare competitivi in un processo di selezione?

Quando si decide di impostare il proprio CV, tenere conto del lato comunicativo è il primo step: a chi mi sto rivolgendo? Quali sono gli interlocutori? Porsi queste domande è necessario per adeguare lo stile comunicativo al ruolo che ricopre chi ci ascolta. Ad esempio, se stiamo presentando la candidatura in un settore molto tecnico sarà più utile spiegare quali sono le conoscenze e le competenze tecniche acquisite piuttosto che spiegare per filo e per segno le mansioni che sono state svolte in precedenza. Insomma, emergere in fase di selezione non è semplice dato che ci troviamo in competizione con diverse candidature e con persone che hanno svolto un percorso professionale e di studi simile al nostro. A questo punto i recruiter basano la propria scelta sulle soft e sulle hard skill per selezionare il profilo che meglio si avvicina alla persona che l’azienda sta cercando. L’acquisizione di competenze trasversali e competenze tecniche è fondamentale per essere valutati come i candidati adatti, perciò consigliamo a chi è alle prime armi e ha bisogno di supporto per creare il CV perfetto, di rivolgersi ad Accademia Da Vinci. In qualità di ente di formazione offriamo la possibilità di conseguire corsi su specifiche aree tematiche che permetteranno di acquisire competenze necessarie per diventare maggiormente competitivi durante il processo di selezione.

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soft e hard skill

Le doti di un buon candidato  

Vediamo nel dettaglio la differenza tra le soft e hard skills. Le prime sono caratteristiche generali che denotano le capacità comunicative e interpersonali della persona. Si tratta di competenze trasversali che piacerebbe vedere in tutti gli ambienti di lavoro al di là dalla loro posizione professionale. Le aziende, infatti, sono più propense ad assumere dipendenti che siano in grado di lavorare in team. Questo perchè negli ambienti di lavoro si prediligono figure che abbiano capacità di networking e di creare relazioni con gli altri per aumentare le possibilità di vendita. Anche avere capacità di leadership è importante perché consente di gestire una squadra di lavoro indipendentemente dal proprio settore di appartenenza. È chiaro, quindi, che se da un lato sono le conoscenze tecniche a rendere una persona maggiormente competente, dall’altro è necessario che si dimostri anche in possesso di ottime qualità personali per garantire una buona efficienza lavorativa. Ad esempio, se un’impresa decide di assumere un programmatore è ovvio che dovrà conoscere specifici linguaggi di programmazione ma dovrà anche avere attitudine al problem solving, alla collaborazione e alla gestione del tempo. Insomma, è necessario che vi sia un mix tra le hard e le soft skill per avere successo nel proprio ruolo.

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