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Vuoi comprare casa nel 2022? Bonus e agevolazioni anche per chi non ha un contratto a tempo indeterminato

In Italia l’acquisto di un’abitazione rappresenta, ancora oggi, una delle principali forme di investimento. Dopo un periodo di contrazione legato alla recessione che ha portato a un crollo delle vendite e dei prezzi degli immobili, con una caduta arrivata fino al 40% per le abitazioni e del 35% della superficie utile abitabile, negli ultimi anni il mercato è tornato a crescere, forte anche degli investimenti nell’edilizia previsti dallo Stato (su tutti il Superbonus 110% con Ecobonus e Super Sismabonus, bonus facciate, risparmio energetico, bonus verde ecc…) e delle agevolazioni per chi ha deciso di acquistare la prima casa.

Con il Decreto Sostegni bis è stata emanata la proroga di ulteriori sei mesi (fino a dicembre 2022) dell’agevolazione per gli under 36 in cui lo Stato si fa garante anche per quelle persone che non hanno un contratto a tempo indeterminato, assicurando sull’80% della quota capitale, e soprattutto per quei mutui considerati a rischio. Il bonus prima casa prevede anche altri sgravi e tutta una serie di agevolazioni fiscali finalizzate a favorire l’acquisto di immobili da destinare ad abitazione principale. Per esempio, con i benefici “prima casa” sono esonerate dalle tasse sia l’imposta di registro, se si acquista da un privato, sia l’Iva, se si acquista da un’impresa. Inoltre, non sono dovuti l’imposta di bollo, i tributi speciali catastali e le tasse ipotecarie sugli atti assoggettati all’imposta di registro e quelli necessari per effettuare gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari.

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A chi si sono rivolte le agevolazioni

Queste agevolazioni interessano chi acquista un’abitazione principale e, in generale, si applicano quando il fabbricato appartiene a determinate categorie catastali:
A/2 (abitazioni di tipo civile)
A/3 (abitazioni di tipo economico)
A/4 (abitazioni di tipo popolare)
A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare)
A/6 (abitazioni di tipo rurale)
A/7 (abitazioni in villini)
A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
Le agevolazioni prima casa non sono ammesse, invece, per l’acquisto di un’abitazione appartenente alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).

Quali vantaggi

Se il venditore è un privato:
Imposta di registro proporzionale nella misura del 2% del valore catastale dell’immobile (invece dell’ordinario 9%)
Imposta ipotecaria fissa di 50 euro
Imposta catastale fissa di 50 euro;
Se il venditore è un’impresa con vendita soggetta a Iva:
Iva ridotta al 4% (invece del 10%);
imposta di registro fissa di 200 euro;
imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
imposta catastale fissa di 200 euro.
Se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva, le imposte da versare con i benefici “prima casa” sono:
imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (invece che 9%)
Imposta ipotecaria fissa di 50 euro
Imposta catastale fissa di 50 euro. Se, invece, si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a Iva, le imposte da versare con i benefici “prima casa” sono: Iva ridotta al 4% (invece che 10%), imposta di registro fissa di 200 euro; imposta ipotecaria fissa di 200 euro; imposta catastale fissa di 200 euro.

Agevolazioni estese anche alle pertinenze

Le agevolazioni previste per l’acquisto della prima casa sono estese anche alle sue pertinenze, purché ci si limiti a una sola pertinenza per categoria, destinata in modo durevole al servizio della “prima casa”. Le pertinenze più comuni che si possono acquistare accanto all’immobile residenziale sono:
Magazzini
Locali di deposito
Cantine
Soffitte
Rimesse
Autorimesse
Box
Posti auto
Tettoie

Requisiti per ottenere il bonus

Il bonus può essere applicato agli immobili acquistati fino 31 dicembre 2022, ma vengono richiesti determinati requisiti:
Il soggetto che decide di acquistare casa non deve superare i 36 anni di età nell’anno in cui acquista l’immobile;

Il bonus prima casa vale solo per le compravendite avvenute nel periodo che va dal 26 maggio 2021 al 31 dicembre 2022;

Il compratore dell’immobile deve avere un ISEE inferiore a 40 mila euro annui riferita al secondo anno precedente alla presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu);

Il mutuo per la casa non deve superare i 250 mila euro;

Prerequisito fondamentale: la casa deve essere adibita ad abitazione principale e si deve stabilire lì la propria residenza entro 18 mesi dall’acquisto;

L’acquirente non deve essere titolare di un altro immobile nello stesso comune e non essere titolare su tutto il territorio nazionale di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su un altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa). Se lo possiede, deve venderlo entro 12 mesi dal nuovo acquisto agevolato.

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