Scopri le differenti valutazioni per le graduatorie e il concorso 2024
Il servizio militare è un titolo di servizio ATA per aumentare il punteggio nelle graduatorie, ma varia in base al tipo di servizio svolto. Nel 2024 è previsto l’aggiornamento sia delle graduatorie ATA 24 mesi di prima fascia sia delle graduatorie ATA di terza fascia, con nuovi requisiti di accesso. In base agli ultimi bandi sono previste delle distinzioni ai fini della valutazione del titolo di leva. Infatti, in alcuni casi il servizio militare può arrivare a valere 6 punti nelle graduatorie del personale ATA. Non sempre però sono attribuiti in automatico, in alcuni casi occorre fare ricorso.
Servizio militare ATA, valutazione
Come è valutato il servizio militare nelle graduatorie ATA? In base al precedente bando ATA 2023 questo titolo consente di aumentare il punteggio in graduatoria.
La distinzione ai fini della valutazione del titolo varia se il servizio è prestato:
in costanza di rapporto;
non in costanza di rapporto.
Infatti, ai fini del punteggio ATA c’è differenza se si stava lavorando nel personale di ruolo, supplente ATA o della scuola, oppure no, al momento della partenza per il servizio di leva.
Il bando ATA 2023 stabilisce che il servizio militare prestato in costanza di rapporto di impiego è considerato servizio effettivo reso nella medesima qualifica. Mentre quello prestato non in costanza di rapporto di impiego è considerato servizio alle dipendenze delle amministrazioni statali.
Servizio militare ATA, quanti punti vale?
Il servizio militare prestato in costanza di rapporto di impiego vale:
0,50 punti per ogni mese oppure per una frazione superiore a 15 giorni di servizio prestato nel ruolo per cui si concorre;
0,10 punti per ogni mese oppure per una frazione superiore a 15 giorni di servizio prestato in un altro ruolo.
Mentre, per il servizio militare prestato non in costanza di rapporto di impiego il punteggio è di:
0,05 punti per ogni mese oppure per una frazione superiore a 15 giorni.
Per questa ragione il servizio militare prestato in costanza di rapporto di impiego è valutato interamente a 6 punti l’anno. Diversamente, il servizio prestato non in costanza è considerato servizio reso alle dipendenze delle amministrazioni statali e valutato, dunque, con un punteggio minore. Di recente però è stato stabilito da diverse sentenze che deve essere riconosciuta interamente la valutazione del servizio di leva per le graduatorie ATA anche se non sono stati prestati in costanza di nomina. Dunque, anche il servizio militare non in costanza di rapporto deve valere 6 punti per ogni anno di servizio ai fini delle graduatorie personale ATA.
Servizio militare ATA, come fare ricorso
Al momento, per il pieno riconoscimento del punteggio non in costanza di rapporto è possibile presentare ricorso. Infatti, i 6 punti non vengono attribuiti in automatico per la valutazione del servizio militare non in costanza di rapporto in graduatoria ATA. Questo vale anche per il servizio civile non in costanza di nomina.
È possibile presentare ricorso e ottenere fino a 6 punti l’anno per le graduatorie ATA a tutti quelli che hanno svolto il servizio militare obbligatorio o un servizio equiparato.
Lo stesso vale per il servizio militare volontario, inclusi:
SVE, Servizio Volontario Europeo;
Servizio Civile;
Servizio Civile Universale;
VFA, Volontario in Ferma Annuale;
VFP1, Volontario in Ferma Prefissata di 1 anno.
Il ricorso si può presentare individualmente rivolgendosi sia a uno studio legale oppure alle organizzazioni sindacali. In alternativa è possibile farlo in maniera collettiva, aderendo ai ricorsi aperti dai sindacati della scuola.
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