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Giornata mondiale dell’imprenditore (e delle imprenditrici), l’importanza di questa figura

Il 21 agosto è dedicato a chi è riuscito a fare impresa

Il 21 agosto è un giorno dedicato al mondo dell’imprenditoria, la Giornata mondiale dell’Imprenditore (World Entrepreneur Day), declinata anche al femminile. Lo scopo di questa celebrazione è mirato alla diffusione di una maggiore consapevolezza del valore dell’imprenditorialità e dell’innovazione, indirizzate soprattutto verso lo sviluppo di attività sostenibili. Durante questa giornata, si vuole sensibilizzare e promuove l’importanza dell’imprenditoria maschile e femminile come motore per il progresso economico e sociale. In particolare, si cerca di incoraggiare idee innovative e soluzioni sostenibili per affrontare le sfide globali.

Gli obiettivi della Giornata mondiale dell’imprenditore

La Giornata mondiale dell’imprenditore è rivolta a tutte le persone che, grazie alla loro iniziativa personale, hanno creato piccole, medie e grandi imprese o attività, contribuendo quindi al progresso tecnologico e al benessere della società. Questa giornata è dedicata sia a coloro che possiedono attività imprenditoriali consolidate e stabili sia a chi decide di intraprendere l’avventura di una nuova impresa. Ogni 21 agosto, solitamente, vengono organizzate conferenze e manifestazioni per evidenziare il ruolo cruciale dello spirito imprenditoriale in tutte le comunità sociali. Questi eventi mirano a stimolare chiunque abbia idee ed entusiasmo necessari per avviare un’attività di propria iniziativa. Non è un caso che ogni anno, infatti, sia a livello nazionale sia regionale, vengano stanziati fondi per sostenere questo tipo di imprenditoria. In questo modo si vuole offrire opportunità, soprattutto alle persone più vulnerabili, di realizzare il proprio sogno imprenditoriale.

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Giornata mondiale dell’imprenditore, le imprese al femminile

Il tema dell’imprenditoria femminile è sempre più centrale, con dati in crescita e incoraggianti. In Italia, ci sono attualmente 340.000 imprese femminili che costituiscono il 22% del totale, secondo il IV Rapporto sull’imprenditoria femminile di Unioncamere. Negli ultimi 5 anni, le imprese guidate da donne sono cresciute del +2,9. Tuttavia, le imprese femminili sono ancora di dimensioni più contenute, con una media di 2,32 risorse rispetto ai 4 delle altre imprese. Nonostante questi progressi, solo 1 su 5 attività è guidata da donne. L’Istat evidenzia una persistente disparità di genere nel mercato del lavoro, con molte donne impiegate in settori come servizi e lavoro domestico, particolarmente colpiti dalla crisi economica e offrono contratti precari, come il part-time.
Tuttavia, il 21 agosto, Giornata mondiale dell’imprenditore, offre anche l’opportunità di sollevare interrogativi sulla questione sociale della disparità di genere e lavorare con le istituzioni per ridurre questo divario. In Italia, un importante decreto contenente disposizioni sulla parità di genere negli appalti pubblici è il D.P.C.M. 20 giugno 2023, con nuove “Linee guida volte a favorire le pari opportunità generazionali e di genere, nonché l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità” per i contratti riservati nell’ambito degli appalti pubblici.

Fondi per l’imprenditoria, cambiare l’economia del nostro Paese

Ogni anno in Italia sono banditi concorsi per fornire incentivi all’imprenditoria attraverso l’erogazione di fondi. Questi finanziamenti provengono spesso dall’Unione Europea e sono destinati a soggetti specifici come:
donne, giovani e aspiranti fondatori di start-up con l’obiettivo di sostenere l’imprenditoria femminile e offrire opportunità ai giovani e agli aspiranti imprenditori nel realizzare i propri progetti;
aziende interessate a digitalizzare, innovare o internazionalizzare le loro attività promuovendo la modernizzazione e l’espansione delle aziende attraverso l’adozione di nuove tecnologie e, dunque, l’accesso a nuovi mercati;
aziende orientate verso lo sviluppo sostenibile, incoraggiando pratiche imprenditoriali che tengano in considerazione l’aspetto ambientale e sociale, promuovendo la sostenibilità;
cittadini provenienti da regioni meno sviluppate del Paese, in modo da favorire la crescita economica e il progresso in queste aree.