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È stata contestata l’omessa compilazione del quadro RU per gli investimenti nel Mezzogiorno
Nella legge di Bilancio 2023 è prevista una proroga del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, con scadenza fissata al 31 dicembre dell’anno corrente. L’art. 1 commi 98-108 della L. 208/2015 riconosce un credito d’imposta alle aziende che acquistano beni strumentali destinati alle strutture ubicate nelle seguenti regioni: Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Molise e Abbruzzo.
Cosa succede se viene omessa la compilazione del quadro RU?
A tal proposito è necessario segnalare che l’Agenzia delle Entrate ha messo in rilievo il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno o Bonus Sud, questo perché risulta che i contribuenti abbiano omesso la compilazione del quadro RU, il quale è un presupposto indispensabile per ottenere il beneficio dell’agevolazione. Tuttavia, la norma che disciplina il credito d’imposta non prevede la decadenza del beneficio per omessa compilazione del quadro RU. Vediamo quindi nel dettaglio cosa dice la normativa.
La norma che afferisce al credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno dispone che il bonus debba essere indicato nel seguente modo:
nel quadro RU del modello di dichiarazione in relazione al periodo di imposta nel corso del quale il credito è stato maturato;
nel quadro RU dei modelli di dichiarazione relativi ai periodi di imposta nel corso dei quali il beneficio viene utilizzato in compensazione.
Seguendo attentamente le istruzioni di compilazione del quadro RU è possibile prendere visione di alcune specifiche, tra queste è esplicitato che nella sezione I, il Bonus Sud deve essere indicato con il codice C4. Dato che il periodo di maturazione del credito corrisponde al momento in cui viene effettuato l’investimento, l’obbligo di inserimento in dichiarazione nasce solo quando l’utilizzo del credito è stato autorizzato dall’Agenzia delle Entrate.
Cosa bisogna fare a fonte della mancata compilazione del quadro RU?
Coloro che lo scorso anno non hanno indicato nel modello Redditi il credito d’imposta per investimenti effettuati nel Mezzogiorno sono tenuti a risolvere questa mancanza. Perciò, dovranno presentare una dichiarazione integrativa dei redditi relativa al 2021 e, in più, sarà tenuto a versare una sanzione come previsto dall’ ex art. 8, comma 1, del D.Lgs. n. 471/1997 di una cifra che va dai 200 ai 2000 euro.
In riferimento a quanto detto, è possibile visionare l’interpello n. 396 del 9 giugno 2021 e quello n. 47/2018 le cui disposizioni sono estendibili anche al Bonus Sud e al credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno.