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Assunzioni agevolate donne 2023: esonero del 100%

Tutti i dettagli sull’esonero contributivo per le aziende che assumono donne svantaggiate

L’incentivo rivolto alle donne svantaggiate ha contributo negli ultimi anni alla crescita dell’occupazione nel mondo femminile. Infatti nel 2021 il numero di donne che è riuscita a trovare un impiego è aumentata rispetto al 2020 e nel 2022 tale miglioramento è stato confermato.

Le donne beneficiarie

L’incentivo è stato introdotto nel 2013 dall’articolo 4 commi da 8 a 11 della legge Fornero. L’obiettivo dell’agevolazione è quello di promuovere l’occupazione femminile riducendo del 50% la contribuzione spettante ai datori di lavoro, tra cui i premi assicurativi e i contributi da versare all’INAIL. Tuttavia, per accedere all’incentivo, la candidata può essere assunta a tempo determinato o indeterminato. Le donne che possono usufruire di tali incentivi sono:

le lavoratrici over 50 che sono disoccupati da oltre 12 mesi;

donne di qualunque età che non possiedono un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea;

donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, che svolgono professioni o attività lavorative in settori in cui vi è una disparità occupazionale di genere;

donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.

La durata massima dell’incentivo è disciplinata nel seguente modo:

12 mesi per le assunzioni a tempo determinato;

18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato;

18 mesi complessivi per le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato.

agevolazioni fiscal donne 2023

Cosa prevede l’esonero contributivo per il 2023

La misura agevolativa prevista dalla legge Bilancio 2021 e 2022 prevede per queste due annualità:

un esonero totale dal pagamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati;

un limite massimo di importo di sgravio concedibile pari a 6.000 euro su base annua;

che le assunzioni siano in grado di determinare un incremento occupazionale nel mondo femminile che viene calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori che sono stati occupati in ciascun mese e il numero degli impiegati nei 12 mesi precedenti.

Tuttavia, la legge di Bilancio 2023, in vigore dal 1° gennaio, ha esteso tale disposizioni di cui al comma 16 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2021 alle assunzioni di donne svantaggiate effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. I beneficiari hanno diritto ad uno sgravio del 100% sui contributi dovuti dal datore di lavoro e, inoltre, la cifra in questione non è più di 6.000 euro ma di 8.000 euro annui. L’importo sarà applicato su base mensile e sarà necessario confermare la necessità di una preventiva autorizzazione UE per l’operatività dell’esonero.

I datori di lavoro beneficiari  

Coloro che possono accedere alle agevolazioni per le assunzioni di donne sono i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, che assumono donne nel triennio 2021/2023. Inoltre possono accedervi anche i datori di lavoro del settore agricolo e quelli che rientrano nelle seguenti categorie:

enti pubblici economici;

istituti autonomi ed enti pubblici economici;

enti che si sono trasformati in società di capitali;

ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato e che risultano iscritte nel registro delle persone giuridiche;

aziende speciali costituite anche in consorzio;

consorzi di bonifica;

consorzi industriali;

enti morali;

enti ecclesiastici.