Back

Assegno di inclusione al posto del Reddito di cittadinanza

Tutti i requisiti e come funziona la nuova misura di sostegno

L’Assegno di inclusione è un nuovo sussidio sociale introdotto dall’attuale Governo di contrasto a povertà, fragilità ed esclusione sociale delle fasce deboli di cittadini. Come ampiamente noto, sono state apportate una serie di modifiche al Reddito di cittadinanza che non sarà più erogato a tante persone. Sono migliaia, infatti, i cittadini beneficiari della misura che in questi giorni hanno ricevuto il messaggio di sospensione del sussidio. L’sms è arrivato a chi si trova in nuclei familiari nei quali non ci sono componenti minorenni, disabili oppure over 60, come previsto dalla nuova normativa. L’Assegno di inclusione, infatti, avrà caratteristiche diverse a seconda della condizione di occupabilità dei beneficiari. Tra settembre e gennaio 2024 saranno dunque introdotti i nuovi strumenti di sostegno per lavoro e politiche attive, Assegno di inclusione e Supporto per formazione e lavoro.

Delle differenze tra le due misure di sostegno ne abbiamo parlato qui.

Assegno di inclusione, importo e durata del beneficio economico

L’Assegno di inclusione ha un importo erogato su base annua, composto da un’integrazione del reddito familiare fino a un massimo di 6.000 euro; varia da 40 a 500 euro al mese. Può salire a 7.560 euro annui (630 euro al mese) se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni oppure disabili gravi o non autosufficienti, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. L’Assegno di inclusione durerà 18 mesi, è possibile il rinnovo per ulteriori 12 mesi con sospensione di un mese.
È compatibile e si integra con l’Assegno unico universale, infatti, con il messaggio del 12 luglio, l’INPS ha confermato la compatibilità delle due misure, sottolineando però che si dovrà presentare una nuova domanda.

A chi spetta l’Assegno di inclusione?

In sostituzione del Reddito di cittadinanza, l’Assegno di inclusione spetta a famiglie o persone con basso reddito, disabilità o situazioni di vulnerabilità economica. L’obiettivo principale è fornire un aiuto finanziario adeguato a coprire le necessità di base come cibo, alloggio, salute ed educazione. La nuova misura prevede l’inasprimento delle sanzioni in caso di dichiarazioni false con la reclusione da 2 a 6 anni.

È destinato ai cittadini nel cui nucleo familiare è compreso:
una persona con disabilità;
un minorenne;
oppure una persona di età superiore a 60 anni.

assegno-di-inclusione

Quali sono i diversi tipi di requisiti per usufruire dell’Assegno di inclusione?

Requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno
Alla presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, il richiedente deve essere:
cittadino europeo, residenza e soggiorno nell’Unione o titolarità del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o status di protezione internazionale;
residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo. La residenza in Italia è richiesta anche per i componenti del nucleo familiare che rientrano nei parametri della scala di equivalenza.

Requisiti economici
Il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso congiuntamente di:
ISEE non superiore a 9.360 euro;
reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

Requisiti soggettivi
non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto “patteggiamento”), nei 10 anni precedenti la richiesta.

Requisiti di patrimonio mobiliare, immobiliare e beni durevoli
Il cittadino beneficiario e i componenti del nucleo familiare possono avere:
immobile prima casa non superiore a 150.000 euro ai fini IMU;
altri immobili non superiori a 30.000 euro ai fini ISEE;
conti in banca con importi superiori a 10mila euro;
non è consentito, invece
il possesso di auto oltre 1600 cc o moto oltre 250 cc, o barche.

Inoltre, non si ha diritto all’Assegno di inclusione se un componente risulta disoccupato a seguito di dimissioni volontarie, nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa.

Scala di equivalenza, come funziona

I parametri della scala di equivalenza servono a stabilire l’importo dell’Assegno di inclusione, a secondo della composizione del nucleo familiare. Si è molto discusso dei requisiti per l’Assegno di inclusione e della riduzione della platea dei beneficiari rispetto al Reddito di cittadinanza. È dunque importante sapere di cosa si stratta, approfondire e capire come funziona la scala di equivalenza che rispetto al RDC cambia.

Il parametro della scala di equivalenza è pari a 1 per il nucleo familiare. È incrementato fino a un massimo complessivo di 2,2, aumentato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienti.

I coefficienti aggiuntivi sono:
0,50 per ciascun altro componente con disabilità o non autosufficiente;
0,40 per ogni altro componente con età pari o oltre 60 anni;
0,40 per un componente maggiorenne con carichi di cura, come definiti all’articolo 6, comma 5;
0,15 per ogni minore di età, fino al secondo;
0,10 per ogni minore oltre il secondo.

assegno di inclusione infografica della scala di equivalenza, i parametri della scala di equivalenza servono a stabilire l’importo dell’Assegno di inclusione, a secondo della composizione del nucleo familiare

Accademia Da Vinci, in qualità di ente di formazione e agenzia per il lavoro potrà supportare i beneficiari dell’Assegno di inclusione. Richiedi il supporto gratuito di un consulente via WhatsApp o scrivendo una mail a orientamento@davinciformazione.com.